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I numeri di San Severo

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L’Allianz Pazienza, guidata dall’ottimo coach Luca Bechi, partita per salvarsi, ha sin da subito trovato gli equilibri giusti, facendo un campionato di grande costanza e solidità, di fatto con i play-off in tasca già a metà della fase ad orologio. Grande capacità di trovare un americano da “ventello” (Sabin) dal sommerso e, soprattutto, di valorizzare al piano di sopra diverse elementi che avevano fatto più che bene in B … e, in aggiunta, definitivamente lanciare altri giocatori che ancora non erano esplosi in A2. Ecco i singoli. La guardia statunitense Ty Sabin (1994) si era distinto in Danimarca, Svezia e Finlandia (con il KR Reykjavik aveva chiuso con quasi 26 di media) e si è confermato ad un livello più alto. Talentuoso realizzatore ed, in particolare, sopraffino tiratore dalla distanza (in carriera sempre sopra il 40%!), ha viaggiato con numeri da MVP in stagione regolare: 21.6 p.ti, 3.8 falli subiti, 2.5 rimbalzi e quasi 3 assist per gara, segno che vede bene anche i compagni. Mani celestiali, con il 53% da due, 41% da tre (su quasi 10 tentativi per gara), soluzione che usa con netta prevalenza, e l’87% ai liberi. Non certo un timido, con quasi 16 conclusioni di media dal campo. Letale! Sul perimetro c’è anche l’ala del 1993 Lorenzo Tortù che è stato dominante negli anni di B (ultimo triennio con la Virtus Salerno a 15+8 di media) ma che non ha avvertito affatto il salto di categoria, replicando di fatto quei numeri. Determinazione da vendere e grande prestanza fisica che lo porta a sfruttare i miss match in post basso contro avversari più piccoli (subendo tanti falli). Le sue cifre: 13.9 p.ti, 3.6 falli subiti, 4.1 rimbalzi (ottima attitudine per lui). Le percentuali dalla media sono buone (53% da due) mentre da tre non sempre è pericoloso, con il 28% in stagione. Spesso in lunetta, dove sfiora l’80%. Personalità da vendere. Americano aggiunto! Altra guardia, l’esperto realizzatore, con fisico da quarterback, Dalton Pepper (1990) che, dopo l’esperienza alla prestigiosa Temple University, si è meritatamente guadagnato la scena a Rieti, Cassino, Latina e Casale Monferrato. Viaggia con numeri di tutto rispetto: 12.3 p.ti, 1.9 falli subiti, 3.1 assist e 4.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Le cifre raccontano di un esterno completo, che sa mettersi in proprio ma anche costruire per gli altri. Grande mano a rimbalzo e capacità di prendersi dei falli, nonostante la specialità della casa rimanga senz’altro il tiro da fuori (male però in stagione, con il 28%, insolito per lui, su più di 4 tentativi ad uscita). Sfiora invece il 50% da due. In generale, riesce a costruirsi un tiro nelle situazioni più disparate. Bottini in doppia cifra assicurati! Tanti minuti (quasi 27’ di parquet) per il “quattro” del 1998 Samuele Moretti, ex Agrigento ed Orlandina. Eccellente rimbalzista, non ha invece tanti punti nelle mani ma, di contro, percentuali più che buone (56% da due), diversi rimbalzi (6.7 di media) e 7.2 p.ti ad allacciata di scarpe. Capisce il gioco (quasi 2 assist a match) e si prende facilmente fallo (quasi 3 subiti per gara). Grossi problemi in lunetta (orribile il 34% in stagione) e qualche persa di troppo (2.3 di media). Energia! L’ala Michele Serpilli (1999), ex Legnano, si è subito ritagliato un ruolo di primissimo piano (quasi 22’ di campo) nello scacchiere di coach Bechi. I numeri parlano da soli, con 6.8 p.ti e 3.9 rimbalzi per gara. Tira con il 46% da due ed il 33% da tre (su oltre 3 tentativi a match) che è l’arma con la quale apre il campo e punisce con la sua atipicità lunghi più statici. Tra il 3 ed il 4, ha mani educate ma non è particolarmente incline a giocare nel traffico (pochi falli subiti e liberi per lui). Perimetrale. Ben 24’ per la guardia-ala del 1995, ex Rieti, Matteo Piccoli che tira prevalentemente da tre (in stagione ha il 35% dai 6.75) ma, al contempo, sprigiona sostanza ed energia in diverse caselle del tabellino: 5.5 p.ti, 2.3 falli subiti, 3.9 rimbalzi, 2.6 assist e ben 2.5 recuperi a match. Argento vivo! Grande spazio (19’ di parquet) per il playmaker, ex Eurobasket Roma, del 2000 Antonio Sabatino che scrive 4.9 p.ti, 2.3 falli subiti, 2.2 assist ma percentuali dal campo migliorabili (47% da due, 27% da tre). In roster anche il “2/3” del 2000, cresciuto a Legnano, Gabriele Berra che ha un biennio in doppia cifra di media in B con la Sangiorgese alle spalle. Poliedrico ed atletico, si sta rivelando molto efficace dai 6.75 (41% in regular season), arma che usa con prevalenza. Contributo importante nelle rotazioni: 3.6 p.ti in oltre 12’ di utilizzo medio. Poi il centro del 1998 Tommaso De Gregori, lungo intenso e dinamico con un’ottima annata a Firenze in B (13.5+8), che ha buon impatto (3 p.ti, 57% da due, 1.5 rimbalzi in 9’ di parquet), gli esterni del 2002 Alessandro Bertini e Goce Petrushevski, quest’ultimi ai margini delle rotazioni.
Dario Gentile – Responsabile Comunicazione Pallacanestro Trapani