Home Sport I numeri di Cento

I numeri di Cento

248

La Benedetto XIV è un bel mix di esperienza e gioventù, con rotazioni davvero profonde, che ha disputato una regular season di altissimo livello, sopperendo spesso col sistema ai tanti infortuni capitati nel corso del torneo. In panchina l’ottimo coach Matteo Mecacci ha sin da subito trovato gli equilibri giusti, e l’obiettivo iniziale della salvezza è virato fin dalle prime uscite in quello attuale dei play-off. Ecco i singoli. La stella è la guardia statunitense, gran realizzatore, Tekele Cotton (1993), prodotto di Wichita State University (con cui ha raggiunto le Final Four nel 2013), con prestigiosa esperienza anche nelle coppe europee, compresa la stagione 2018/19 con Torino in doppia cifra sia in A che in Eurocup. Esterno davvero completo, che può mettersi in proprio ma anche creare per i compagni. Il fisico possente lo aiuta oltretutto a tirare giù tanti rimbalzi ed ad attaccare il ferro con efficacia. Nelle uscite stagionali ha scritto 15.6 p.ti, 4.2 falli subiti, 3.8 rimbalzi e 3.2 assist ad incontro. Da oltre l’arco dei 6.75 non ha brillato (32% in stagione) ed anche dalla media è rimasto sotto il 50% (47% da due), ma le percentuali risentono delle tante responsabilità di cui si carica (13 tentativi dal campo di media). Un’infiammazione all’articolazione femoro-rotulea lo ha spesso tormentato e di recente qualche guaio muscolare gli ha fatto saltare le ultime gare. Sul perimetro c’è anche la guardia, ex Piacenza e di ritorno a Cento, Giovanni Gasparin (1991) che garantisce tanta energia ed un apporto a tutto campo, ed in entrambi i lati del campo. Finora per lui 7.6 p.ti, 2.7 falli subiti, 3.7 rimbalzi e 2.4 assist a match. Il 30% dai 6.75 (su 3 tentativi per volta) ed il 47% da due sono migliorabili ma il suo contributo spesso non va nei tabellini, andando ben oltre gli stessi. Prezioso. Poi troviamo il play-guardia del 1990, cubano di formazione italiana, Yankiel Moreno, reduce finora da un’ottima stagione. Le percentuali dal campo gli sorridono (51% da due), in particolar modo da tre (40% al momento). Grande visione di gioco (negli anni in costante crescita), e struttura fisica notevole che lo porta ad accoppiarsi su tutti i ruoli ed, in attacco, a sfruttare il vantaggio fisico sui diretti avversari. Per lui 7.4 p.ti, 2.5 rimbalzi e ben 4 assist ad allacciata di scarpe. Faro! L’ala forte Brandon Sherrod (1992), ex Scafati, Roseto e Napoli, nonché prodotto della prestigiosa Yale University, è fuori per una microfrattura al piede sinistro (viaggiava con 12.3 p.ti, 4.5 falli subiti, 7.8 rimbalzi, 2.2 assist) ed, al suo posto, è stato firmato il veterano Hrvoje Peric (1985), 4/5 che a Venezia ha vinto scudetto e Europecup da protagonista (in A anche con Treviso, Cremona e Trieste). Giocatore diverso da Sherrod. Meno atletico e dinamico, ma con maggiore tecnica (anche di passaggio) e più capacità di aprire il campo con il suo gioco fronte a canestro, anche colpendo da fuori. Quattro gare a referto con 11.8 p.ti (67% da due), 5.3 rimbalzi, 5 falli subiti e 3.3 assist ad allacciata di scarpe. Manuale vivente di gioco! Altro lungo di spessore è il “quattro” serbo, di formazione cestistica italiana, Danilo Petrovic (1999), ex Montegranaro e Forlì. Una garanzia a questi livelli (10.8 p.ti e 4.7 rimbalzi di media). Prezioso tatticamente, poiché da atipico colpisce dalla distanza, in virtù di mani di seta dai 6.75 (e non solo), e così “apre” il campo e mette in difficoltà i pariruolo avversari. Percentuali dal campo irreali, con il 68% da due ed il 44% da tre, arma che usa in prevalenza. Che crescita! Sul perimetro troviamo anche l’ex Reggio Calabria Matteo Fallucca (1993) che mette al servizio della causa energia e, soprattutto, tiro dalla distanza. La specialità della casa sono infatti i 6.75 e, di fatto, raramente mette piede dentro l’arco. E come dargli torto con il 40% da tre, su più di 5 conclusioni a match. Aggiunge 7.7 p.ti di media. Poi c’è Alex Ranuzzi (1986) che è un “tre” che può tenere botta anche da “quattro”, in virtù di doti atletiche da categoria superiore e di un carattere da lottatore (che fiuto a rimbalzo!). Ex Scafati e Latina, sta faticando un po’ da fuori (23% da tre) ma il suo contributo è garantito. Viaggia con 6.3 p.ti e 3.1 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Dal campo è mortifero (59% da due), mentre dalla lunetta è un disastro, con appena il 41%. Versatile e combattente! Un grande aiuto poi è assicurato dalla guardia del 1994 Ennio Leonzio, ex Virtus Roma, Piacenza e, soprattutto, due anni di B in costante doppia cifra di media (con la promozione di Pescara e lo scorso anno proprio a Cento). Per lui 6.8 p.ti, 2.4 falli subiti, 55% da due ed il 28% da tre, specialità della casa ed arma che usa prevalentemente. Rotazioni importanti anche per il centro di 212 cm del 1998 Matteo Berti, ex Montegranaro e prodotto del Petrarca Padova (con percorso anche alle V nere), che fa sentire la sua presenza nel pitturato, intimidendo con le sue lunghe leve (quasi 1 stoppata di media in appena 14’ di campo). Per il resto 3.8 p.ti (55% da due) e 3.9 rimbalzi per gara. Spazio di rilievo anche per la guardia estone, di formazione italiana, Mikk Jurkatamm (2000), scuola Virtus Bologna ed ex Ravenna, arrivato “in corsa”. Ha un impiego medio di quasi 13’ con buoni dividendi (3.7 p.ti, 50% da due, 2.1 rimbalzi) anche se sta faticando nel suo biglietto da visita, il tiro dalla distanza (21% su quasi 3 tentativi per volta).

Dario Gentile – Responsabile Comunicazione Pallacanestro Trapani