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“Si lavora puntando al potenziamento dell’ospedale San Giacomo D’Altopasso di Licata e scongiurare la chiusura di reparti.” Sono le parole dell’on. Carmelo Pullara di “Prima l’Italia” Presidente della commissione speciale di Indagine e verifica delle leggi e vice presidente della commissione sanità all’Ars. “Nell’audizione di giovedì scorso in Commissione speciale di indagine e di studio per il Monitoraggio dell’attuazione delle Leggi ,da me presieduta, -scrive Pullara-e tra i vari punti trattati focus sulla risoluzione n.28 della Commissione sanità, atto di indirizzo in ordine al potenziamento dei presidi ospedalieri di Licata e Canicattì .

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“Come preannunciato-dichiara Pullara- su mia urgente convocazione si è svolta l’audizione relativa alla risoluzione fatta dalla Commissione Sanità in ordine al potenziamento dei presidi ospedalieri di Licata e Canicattì. E’ bene ricordare che nel corso della visita effettuata dalla Commissione sanità nei presidi ospedalieri di Licata e Canicattì il  28 settembre 2021, è emersa la necessità urgente di un potenziamento dei due ospedali, tenuto conto, soprattutto, delle gravi carenze organiche segnalate dagli operatori sanitari; e altresì erano state sollevate  anche criticità riguardo alla carenza di medici ,infermieri e OSS e problemi legati alla possibilità di chiusura di alcuni reparti. Pertanto in qualità di Presidente della Commissione speciale di Indagine e di studio per il Monitoraggio dell’attuazione delle leggi  ho convocato un’audizione  urgente invitando tutti i rappresentanti politici dei comuni di Licata e Canicattì, la direzione generale dell’Asp di Agrigento e l’Assessore regionale alla salute Ruggero Razza che anche stavolta non si è smentito non presentandosi.

Per il Comune di Licata erano presenti il Vice sindaco Antonio Montana,  Dott. Sambito Domenico, presidente commissione igiene, sanità ed ambiente del comune di Licata e il  Dott. Russotto Giuseppe, presidente del consiglio comunale di Licata. Assenti i rappresentanti politici del Comune di Canicattì. Per l’Asp di Agrigento erano presenti il Commissario straordinario, Mario Zappia il Direttore Alessandro Mazzara e il direttore sanitario dott. Mancuso. Considerato che alcuni punti della risoluzione sono stati già applicati come ad esempio la nomina di alcune primari già avvenuta, e la copertura di medici in orario notturno, nel corso dell’audizione,-sottolinea Pullara-  ho sollecitato la direzione generale dell’Asp di Agrigento  di indire quanto prima i concorsi per infermieri e Oss per garantire la piena copertura. E’ stato stabilito altresì che per l’ospedale di Licata è previsto  un incontro  mercoledì prossimo venturo tra la direzione generale dell’Asp di Agrigento, i rappresentanti politici del Comune di Licata e il Presidente della Commissione sanità comune Licata al fine di trovare le soluzioni per poter coprire quelle ulteriori carenze che riguardano l’ospedale di Licata.

Purtroppo mancando i rappresentanti del comune di Canicattì non abbiamo potuto sviscerare le criticità dell’Ospedale Barone Lombardo ed è stata un occasione persa. Forse va tutto bene o forse le appartenenze impediscono di guardare al bene comune.

Ennesimo importante risultato raggiunto da questa commissione che ho l’onore di presiedere. Questo testimonia ancora una volta che  Il potenziamento dell’ospedale di Licata è fattivo  e seguito dalle  parole ai fatti per una struttura sicura e sostenibile  al servizio dei cittadini non solo licatesi ma anche di tutto il bacino che comprende diversi comuni della provincia di Agrigento“. Inoltre è stata scongiurata la chiusura del reparto  di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata che  è stato afferito al San Giovanni di Dio di Agrigento. Solo con organico unico si eviteranno da qui e per l’avvenire i problemi di medici. “

“La direzione generale dell’Asp di Agrigento-spiega Pullara- ha accolto la proposta del Direttore del Dipartimento Materno-Infantile di allocare l’UOS di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Licata all’UOC  di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Agrigento. Tutto ciò renderebbe più agevole la gestione e il coordinamento delle attività.

Dunque il reparto rimane così per come è ma il personale è unico da dislocare su due presidi e viene così scongiurata la chiusura del reparto.

L’ospedale finché ci sarò io, –conclude Pullara- pur fra mille difficoltà come tutti gli altri, non chiuderà mai nulla anzi, come è stato annunciato e già detto, si punta al potenziamento della struttura.

comunicato stampa