Esso si è tenuto lo scorso 1 luglio presso gli Uffici comunali di Erice-Rigaletta alla presenza degli aventi titolo della stazione appaltante, ciascuno per le rispettive competenze. L’oggettivo dato confortante è stato costituito dall’ammissione di un errore, determinato da una personale valutazione “a fin di bene”: improntata a ridurre l’impatto ed a diminuire la quantità di interventi irreversibili in danno del selciato originario, pensando di spostare di alcuni decimetri la posizione del percorso già alcuni anni prima autorizzato da altri Uffici. A seguito di ciò, secondo le procedure di legge ovvero in capo al responsabile del procedimento della stazione appaltante, è stata disposta la sospensione di quella lavorazione ed il ripristino di quanto dismesso, in attesa di diverse e migliori soluzioni per ottemperare alle esigenze di protezione civile e di utilizzo da parte degli ipovedenti. Il ruolo propositivo e costruttivo è stato dato dalle nostre Associazioni nell’offrire la consulenza del prof. Santo Graziano nella doppia veste di esperto: quale TIFLOLOGO e rappresentante dell’associazione di ipovedenti ARIS (AssociazioeRetinopatici e Ipovedenti Siciliani). Lo stesso ci aveva precedentemente fatto pervenire un sintetico elenco di semplici cose da fare: opere provvisionali, alcune di esse di facile reperimento ed installazione, che potranno risolvere al meglio le esigenze evidenziate, peraltro senza alcun intervento distruttivo sui manufatti storici. Tali dispositivi sono già stati utilizzati con successo in occasione della rassegna artistica “Manifesta” a Palermo consentendo agli ipovedenti di muoversi agevolmente attraverso i palazzi nobiliari e lungo vie del centro storico di Palermo. Il documento offerto dal prof. Graziano è stato consegnato ai presenti, che si sono dichiarati disponibili a valutarne la fattibilità e l’inserimento compatibilmente con le indicazioni correttive che sarebbero state concordate con la Soprintendenza a seguito dell’attenzione destata dai lavori di smantellamento del selciato. L’occasione dell’incidente è stata utile per segnalare ai dirigenti ed alla Sindaca la necessità di procedere, d’ora innanzi, diversamente: in eventuali altri casi di interventi nella città storica di adottare un metodo che riesca, tra le innumerevoli e giustificabili difficoltà tra norme vigenti e risorse umane disponibili, a contemperare l’esigenza del massimo risparmio sulle spese con la massima qualità dei progetti e delle prestazioni professionali richieste. Non cedendo mai all’indifferenziato principio del “massimo ribasso e del massimo risparmio” perché i beni storici
2 di cui si gode hanno necessità delle qualificate attenzioni e delle adeguate azioni di tutela e manutenzione, i cui costi non possono essere assimilati a quelli per le attività correnti. Il Prof. Graziano ci ha Intanto informato che in data 6 luglio ha incontrato la Sindaca di Erice unitamente ad alcuni rappresentanti della giunta ed un tecnico. A seguito di tale incontro è stata concordata l’opportunità di una visita per esaminare i luoghi specifici onde verificare come contemplare le finalità del progetto ed il rispetto del contesto storico. Tale incontro avrà luogo venerdì mattina 10 luglio p v alle ore 9.30 e vi interverranno rappresentanti della Soprintendenza. Il presente Comunicato desidera stemperare le molteplici criticità in questi giorni sollevate, sui social e da organi istituzionali, con toni di risentimento o, peggio, diffondendo informazioni infondate per finalità ignote. Desidera invece infondere fiducia ed ottimismo perché abbiamo vissuto una pagina di democrazia, non frequente in altre latitudini ed in altri tempi, che ha visto prevalere l’interesse comune: nel tempo delle visibilità sorelle delle esteriorità, rimanere invisibili e purtuttavia produrre effetti ad efficaci azioni nel comune interesse, come quella condotta da Italia Nostra sez. di Trapani insieme con Trapani per il Futuro su questo argomento, è un raffinato esempio del fare. per Italia Nostra sez. di Trapani per Trapani per il Futuro il Presidente il Presidente prof. Anna Maria Piepoli dott. Salvatore Novara
comunicato stampa