Cento opere grafiche di Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005) tra litografie, acqueforti, acquetinte, serigrafie, per celebrare un artista la cui personalità ha attraversato le fasi principali dell’arte internazionale del XX secolo. Nella ricorrenza del centenario della nascita di Pietro Consagra la sua città natale, Mazara del Vallo, gli rende omaggio presentando sabato 24 ottobre dalle ore 17.00 al Collegio dei Gesuiti una delle collezioni di opere grafiche dell’artista più vaste nel panorama internazionale.
Il progetto “Consagra: Opere grafiche 1947-1977- La collezione del Museo Civico di Mazara del Vallo” nasce dalla fruttuosa sinergia tra il Comune di Mazara del Vallo e la Fondazione Orestiadi per restituire alla fruizione della città una collezione importante, che nel nuovo allestimento curato dalla Fondazione Orestiadi racconta trent’anni della produzione del grande maestro.
Un patrimonio di grande rilevanza, per la prima volta studiato e catalogato in un paziente e articolato lavoro di ricostruzione dei dati relativi a ognuna delle opere della collezione.
Tutte le opere sono state sottoposte ad una prima, fondamentale fase di messa in sicurezza dal laboratorio di restauro diretto dalla Prof.ssa Mazzola docente dell’Accademia di Brera, imprescindibile per la conservazione di un patrimonio di tale portata.
Saranno visibili inoltre un gruppo di opere grafiche inedite, mai esposte in precedenza, facenti parte di un nucleo donato dall’artista al Comune di Mazara del Vallo.
La mostra è un omaggio a una figura simbolo dell’arte del novecento la cui straordinaria attività creativa si è svolta parallelamente sul piano del linguaggio visivo e su quello altrettanto intenso della scrittura attraverso la quale Consagra ha precisato i termini programmatici del proprio lavoro.
“Sono trascorsi cento anni dalla sua nascita e le opere di Pietro Consagra sono state capaci di attraversare i tempi, i gusti, le mode, proprio come avviene per i capolavori. In un’epoca storica così difficile e che sarà consegnata alla memoria futura per gli effetti disastrosi di una pandemia mondiale, abbiamo dimostrato che è possibile costruire speranza e credere in quella grande missione storica, filosofica, artistica che ha fatto dell’Italia una grande nazione nella storia dell’architettura, dell’arte e della cultura. Anche nelle difficoltà più grandi. Questa mostra trova dunque nuovo spazio e soprattutto una nuova dimensione comunicativa verso il mondo esterno e sarà un importante elemento ispiratore per le nostre prossime sfide” spiega Salvatore Quinci, Sindaco di Mazara del Vallo.
“Questo omaggio a Pietro Consagra, realizzato nell’anno di ricorrenza del suo primo centenario, promosso dalla Città di Mazara del Vallo e curato dalla Fondazione Orestiadi, costituisce un’opportunità preziosa per i mazaresi e un fattore di richiamo per i visitatori, arricchendo con una proposta di grande qualità la nostra offerta culturale. L’impegno nel realizzarla rientra fra gli obiettivi fondamentali che la Città di Mazara del Vallo sta perseguendo: il consolidamento, attraverso appuntamenti di alto profilo, della propria vocazione a crocevia di cultura e arte. Un impegno continuo e costante che nasce dalla ferma convinzione che la cultura sia uno dei fattori costitutivi di sviluppo e di crescita di una comunità” afferma Germana Abbagnato, assessore comunale al Turismo.
Il Presidente della Fondazione Orestiadi, Calogero Pumilia, punta l’accento sulla collaborazione instaurata tra le istituzioni nella realizzazione del progetto, sottolineando che “alla fruttuosa sinergia tra il Comune di Mazara del Vallo, e la Fondazione Orestiadi si deve la realizzazione di questo primo importante passo che ci permette di trasmettere la memoria di un artista acclamato in tutto il mondo, in un territorio che ha dato un importante contributo alla storia dell’arte contemporanea italiana. La Fondazione Orestiadi ringrazia l’Archivio Pietro Consagra e quanti hanno collaborato alla realizzazione della mostra”.
Dopo l’evento di presentazione del 24 ottobre, riservato alla stampa ed alle Istituzioni, la mostra sarà visitabile a partire da domenica 25 ottobre con ingresso libero e scaglionato, nei giorni di apertura del Museo.