«A Trapani era nota la pratica di disegnare i Piani Regolatori Generali con il dito e ce lo raccontano anche le cronache giudiziarie. Tanto ha provocato autentiche “ruberie”, in termini di cubatura dalle frazioni, favorendo speculazioni fondiarie e ampliando l’emarginata e disordinata periferia cittadina, già relegata a dormitorio. Le direttive del nuovo Piano Urbanistico Generale, come da programma di governo legittimato anche dal voto popolare dei cittadini di Misiliscemi, e foriere delle proposte e sollecitazioni avanzate dal TPPT (tavolo permanente professioni tecniche della provincia di Trapani) e dal forum degli Ordini professionali, indirizzate all’ufficio tecnico comunale da questa Amministrazione Comunale e poste al confronto anche per la competenza commissariale, tentavano di restituire dignità e potenzialità di sviluppo urbanistico, anche scongelando le zone A, in primis al territorio di Misiliscemi e delle frazioni in generale, inserendo la perequazione urbanistica, garantendo anche in favore della comunità di Misiliscemi l’ampliamento e/o nuova realizzazione di infrastrutture strategiche e di servizio (interporto, ospedale, cimitero, viabilità, etc). In tale documento, posto dal competente ufficio – ai sensi e per gli effetti della corrente convenzione intercorrente tra la città di Trapani e il neo comune di Misiliscemi – anche all’esame del Commissario Burgio, vi è la previsione di nuove infrastrutture strategiche – talune in corso di finanziamento – frutto della fatica di questi anni della mia Amministrazione: riqualificazione viaria SP21 e traverse, ciclopedonale turistica costiera, Parco Naturalistico Nave Romana a Marausa, etc. Di questi giorni, registrate le determinazioni del Commissario, doveva partire la fase di consultazione anche online della comunità trapanese tutta, misilese compresa, che in maniera trasparente e pubblica avrebbe avuto modo di avanzare preventive osservazioni, suggerimenti e proposte atte a migliorare gli indirizzi di nuova pianificazione urbanistica territoriale, alla LUCE del SOLE e dunque marginalizzando prassi dal sapore antico e di cui in premessa.
Ebbene, per la nostra parte abbiamo adottato le direttive ed invitato formalmente il Commissario a determinarsi al riguardo per la competenza. Ovviamente si poteva anche convenire oppure dissentire, opportunamente modificare od integrare, ed ancora di più. Apprendiamo invece, sia io che l’assessore all’Urbanistica Pellegrino, tramite il canale dell’associazione Misiliscemi “MéC TV”, che il Commissario Burgio, con poteri di Consiglio, Giunta e Sindaco, ha deciso di non decidere – accogliendo, di fatto, la vertenza politica del cittadino signor Tallarita, portatore locale d’interessi -, circa il debito di pianificazione urbanistica previsto dalle vigenti leggi e proposto dagli uffici comunali, omettendo nei fatti di formulare le direttive necessariamente complementari. La rivisitazione urbanistica dell’ex Piano Regolatore Generale di Trapani, avviata addirittura durante la sindacatura Damiano con l’incarico ai professionisti e poi proseguita durante la gestione commissariale dal Commissario Messineo, ha subito una trasparente e seria accelerazione con questa Amministrazione Comunale, che si è avvalsa del debito confronto pubblico con gli ordini professionali e i portatori d’interessi pubblici generali. Ritardi datati che nel tempo hanno provocato, e gravemente provocheranno, danni anche al neo costituendo comune di Misiliscemi ed alla popolazione trapanese tutta. Uno stop di fatto “politico” che oggi lascia più di un ragionevole dubbio per i danni che potrebbe arrecare anche alla Città di Trapani. Peraltro, è notorio che un territorio non pianificato si espone a vertenze che possono avanzare gli aventi titolo, oltre che speculazioni, nuovi abusivismi, etc. Tanto porterà questa amministrazione, previa approfondita disamina della vicenda in tutte le competenti sedi, a sciogliere il nodo sulle competenze e conseguenti (ir)responsabilità che ne derivano. Buona prassi amministrativa e responsabile serietà nell’azione di governo impone ai pubblici amministratori di assumersi sempre le responsabilità del mandato, agendo in assoluta trasparenza nella tutela degli interessi generali, evitando che oscuri poteri e coppole possano assurgere a protagonismi malsani.
In tale direzione continuiamo nel nostro quotidiano impegno al servizio della comunità della Città di Trapani così come, anche per responsabilità relativa all’originario mandato elettorale, continueremo a vigilare in favore della comunità di Misiliscemi».
In tale direzione continuiamo nel nostro quotidiano impegno al servizio della comunità della Città di Trapani così come, anche per responsabilità relativa all’originario mandato elettorale, continueremo a vigilare in favore della comunità di Misiliscemi».
Giacomo Tranchida Sindaco di Trapani