Prenderà il via sabato 3 ottobre la Scuola diocesana di formazione teologica che quest’anno compie 5 anni di vita. La pandemia da Coronavirus e il periodo di lockdown hanno bloccato l’anno scolastico scorso ma ora, nonostante la situazione del Covid-19 continua a far registrare casi in tutta la provincia, l’attività di formazione della Diocesi è ripartita nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19. La Scuola diocesana (insieme alla Scuola di musica liturgica “Jobèl”) è il primo appuntamento che riparte in questo anno pastorale. Per il 2020-2021 agli allievi verrà data l’opportunità di poter seguire le lezioni in aula o via web. Le ampie aule del Seminario vescovile, infatti, danno la possibilità di poter svolgere le lezioni in totale sicurezza, assicurando il distanziamento sociale tra gli allievi. Via web, tramite piattaforme online, sarà possibile seguire le lezioni anche da casa. «La Scuola – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano liturgico, don Nicola Altaserse – intende promuovere la formazione teologica, spirituale e ministeriale per tutti gli operatori pastorali e per quanti avvertono il bisogno di approfondire la propria fede. La teologia, infatti, inserita in un contesto vitale e testimoniale, ci muove a essere cristiani credibili e conformi a Cristo». Lo studio è strutturato in cinque aree di formazione: biblico, antropologico, teologico, liturgico, pastorale. Per le iscrizioni e le modalità di partecipazione alle lezioni, si potrà consultare la pagina: www.diocesimazara.eu/scuolateologica2020.
SALEMI, VENDEMMIA NEL BENE CONFISCATO: RACCOLTI 70 QUINTALI DI GRILLO
Si è svolta questo week-end appena trascorso la vendemmia nel bene confiscato alla mafia e affidato alla Fondazione diocesana “San Vito Onlus” e Caritas diocesana, in contrada Fiumelungo di Salemi. Anche quest’anno l’impegno di alcuni volontari ha consentito, in due giorni, di effettuare la raccolta delle uve biologiche Grillo che sono state poi conferite in cantina. Quest’anno il quantitativo è raddoppiato rispetto allo scorso anno. Il fondo agricolo, confiscato a Calogero Musso, fa parte del patrimonio indisponibile del Comune di Salemi e affidato, con bando pubblico, alla “Fondazione San Vito Onlus-Caritas diocesana”. «Speriamo che la gestione dei beni confiscati alla mafia diventi, sempre più, patrimonio di tutti», ha detto il Presidente della Fondazione “San Vito Onlus”, Vito Puccio. In mezzo al vigneto, nell’ex casolare, sorge il ristorante con cucina tipica siciliana e, fra qualche settimana, verrà inaugurato il parco giochi per bambini.
L’addetto stampa
Max Firreri