In alcuni casi, però, la persona potrebbe non essere in grado di esprimere la propria volontà. Attraverso le DAT- si legge nell’articolo 4 della legge- ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere può esprimere le proprie volontà, in forma scritta, in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi consapevolmente. Il soggetto, inoltre, indica una persona di sua fiducia, denominata «fiduciario», che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie.
«Il regolamento sulle DAT- dice il sindaco Giuseppe Peraino- è un segno di civiltà, di rispetto della dignità e della volontà della persona, anche in riferimento alla fase terminale della vita umana. Sono lieto, assieme alla mia amministrazione e all’intero Consesso civico, maggioranza e opposizione, che il Comune di San Vito Lo Capo si sia dotato di questo fondamentale strumento. Il nostro Comune- aggiunge il sindaco- si è sempre contraddistinto nel portare avanti iniziative a tutela dei diritti civili e sono lieto che sia tra i primi, in Sicilia, ad avere istituito il registro delle DAT».
«Da oggi in poi– prosegue l’assessore alle Politiche Sociali e ai Servizi Demografici, Andrea Spada-, qualsiasi cittadino residente a San Vito Lo Capo potrà liberamente sottoscrivere e consegnare al Comune una dichiarazione formale che sarà messa agli atti e custodita in una cassaforte. E’ uno strumento di civiltà- sottolinea- che si ispira ai diritti costituzionali fondamentali e agli articoli 1, 2 e 3 della “Carta dei Diritti Fondamentali dell’uomo dell’Unione Europea” consentendo a chiunque, non soltanto ai malati ma anche alle persone oggi sane, di esprimere in maniera cosciente la volontà in ordine ai trattamenti medici a cui intende o non intende essere sottoposto in caso di perdita di coscienza definibile come permanente ed irreversibile; evitando, dunque, che i medici applichino il cosiddetto accanimento terapeutico, che per alcuni soggetti può essere considerato un problema».
Il registro delle DAT per i trattamenti sanitari sarà tenuto presso il settore Servizi Demografici del Comune. Il regolamento comunale, composto da 14 articoli disciplina, tra le varie cose, chi sono i soggetti abilitati alla registrazione, le modalità di iscrizione, di tenuta del registro, di deposito della DAT e l’accessibilità alle informazioni.
La decisione di redigere una Dat ( che dovrà contenere l’indicazione del notaio rogante ovvero del Fiduciario o di altro Depositario) è assolutamente libera e volontaria.