n sinergia con l’Azienda Sanitaria provinciale di Trapani ed il progetto europeo I CARE, sono state somministrate ieri le seconde dosi di vaccino a 19 beneficiari, uomini e donne, tutti maggiorenni, dei progetti del Sistema di Accoglienza e Integrazione dei Comuni di Trapani, Valderice e Marsala (per la sede operativa di Paceco) gestiti dalla cooperativa sociale Badia Grande.
L’unità mobile dell’Asp, un camper attrezzato di strumentazioni e farmaci, si è recato questa mattina nella struttura di via Salemi, a Paceco, dove l’equipe sanitaria, composta da personale medico e paramedico, con l’assistenza di mediatori culturali e la presenza degli operatori delle strutture di accoglienza, ha proceduto ad effettuare le inoculazioni della seconda dose di vaccino Pfizer.
«Le equipe dei nostri centri- spiega la referente del progetto SAI del Comune di Marsala, Lorena Tortorici- hanno informato i nostri beneficiari sull’importanza della prevenzione anti Covid-19. Dopo aver ricevuto il loro consenso in forma scritta, grazie alla disponibilità dell’Asp, abbiamo proceduto il 2 luglio scorso alla vaccinazione con la prima dose e oggi con la seconda. I nostri operatori, inoltre, hanno lavorato per garantire dal punto di vista burocratico che i beneficiari fossero in possesso della tessera sanitaria o del codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) per poter accedere alla vaccinazione».
«La cooperativa sociale Badia Grande proseguirà l’attività di sensibilizzazione sull’importanza della vaccinazione cercando di coinvolgere i beneficiari di altri centri- aggiunge Francesca Strippoli, referente della struttura di Salinagrande– Subito dopo la prima dose, abbiamo ricevuto molte richieste di informazione che sono servite anche a superare eventuali dubbi o pregiudizi di tipo culturale. Qualcuno si è attivato in autonomia, avendo già la tessera sanitaria, attraverso la registrazione sul portale web; per i beneficiari dislocati in strutture lontane dagli hub, invece, pianificheremo con l’Asp nuove giornate vaccinali mediante l’utilizzo dell’unità mobile, uno strumento fondamentale per raggiungere l’utenza che altrimenti rischierebbe di restare esclusa»
Le vaccinazioni sono state eseguite da personale dell’U.O.S. per la Salute dei Migranti dell’Asp di Trapani, di cui è responsabile il dottor Antonio Sparaco, in sinergia con ICARE, il progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del FAMI 2014/2020 che ha l’obiettivo di ottimizzare la fase di accesso ai Servizi Sanitari Territoriali per i Titolari o Richiedenti di Protezione Internazionale e Casi Speciali.
«L’importanza di questa azione di salute globale si concretizza nell’effettuazione del richiamo del vaccino- spiega il dottor Antonio Sparaco-. L’idea è quella di arrivare all’80% della popolazione, quanto meno per la prima dose, in modo da raggiungere una quota importante di persone vaccinate. Il target migranti è importante non solo perché incide sul numero ma anche su una cultura della vaccinazione. Non bisogna aver paura dei vaccini perché sono l’unica arma che abbiamo contro il coronavirus, insieme ai comportamenti di prevenzione che tutte le persone, anche quelle vaccinate, devono attuare: distanziamento, mascherine e lavaggio frequente delle mani».
La cooperativa sociale Badia Grande ringrazia l’Asp di Trapani, il dottor Antonio Sparaco e tutta l’equipe per la disponibilità.