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Basta con questo teatrino che tiene tutto bloccato e che allontana ancora di più la gente dalla politica. Sono le parole dell’Onorevole di “Prima l’Italia” e Presidente della commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi Carmelo Pullara.

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Devo fare innanzitutto evidenziare  – spiega Pullara – che in due distinti incontri con il Segretario nazionale Matteo Salvini tutta la deputazione, regionale-nazionale-europea, ha espresso unanimemente il no alla ricandidatura di Musumeci, non fosse altro perché la richiesta non era stata prima avanzata ma soprattutto per le non adeguate risposte alle aspettative dei siciliani, ed al contempo l’opportunità di avanzare al tavolo del centrodestra la disponibilità di assumere diretta responsabilità al governo della regione candidando un proprio uomo quale Presidente. Quindi, a meno di svolgimento di altre riunioni, cosa che escludo, la linea del partito è tracciata senza equivoco o differenziazione di sorta. In tal senso il nostro leader Salvini si è appunto pubblicamente espresso negativamente sull’operato del governo Musumeci.

Le reazioni scomposte e sopra le righe, fino a spingersi ad offese personali, di appartenenti al cerchio magico del presidente Musumeci riflette lo stato d’animo di chi in effetti sa che molte delle cose dette in campagna elettorale non si sono realizzate vedi riforme, rifiuti, acqua, partecipate, etc. Senza parlare della sanità che oltre alle disfunzioni evidenti è diventato feudo di appartenenza e non di competenza.

Oggi occorre tirare le somme ed è inutile aggredire piuttosto che discutere.

Nessuno ha paura di perdere. Ad oggi chi ha sempre perso con il centrodestra non unito è Musumeci. Non vorremmo ritrovarci di nuovo con lui ed il suo cerchio magico che vince e gli altri perdono.

Nessuno ha paura di elezioni anticipate. Con le stesse chi perde e’ Musumeci con ciò che gli sta attorno.

Quindi abbassare i toni ed evitare le offese personali compreso quelle politiche , qui nessuno è vergine né lo può apparire.

Infatti, ho sempre saputo distinguere  – sottolinea Pullara – il piano istituzionale da quello politico. Difficilmente quest’ultimo da quello personale, perché alla base ci deve essere in entrambi i casi fiducia.

Certo il presidente Musumeci ha più volte violato il piano istituzione, riferendosi al piano politico fino a spingersi oltre usando delle affermazioni poco felici, di queste tre su tutte: “si occuperanno altri palazzi”, “igiene” e “scappati di casa”. Cose che in effetti hanno riguardato anche e forse più le cose a lui più vicine.

Musumeci  prima come istituzione, poi come politico ed infine come uomo chieda scusa. Inizi togliendo le mani dalla gestione della sanità perché i risultati disastrosi sono evidenti sotto gli occhi di tutti ed a seguire su tutto il resto.

Tra l’altro da Presidente della commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi ho appurato le innumerevoli leggi regionali, non ancora applicate.

Chiami i deputati e i candidati nelle liste a suo supporto che gli hanno consentito di vincere e li ringrazi.

Poi proponga ai rappresentanti regionali dei partiti del centro destra la propria candidatura, accettando le regole della democrazia e supporti chi sarà il candidato prescelto. Perché sul raccolto dopo la semina ci sarebbe tanto da dire.

La politica -conclude Pullara-è rappresentanza degli altri non di se stessi.

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