Nell’attesa che il processo avviato arrivi a conclusione – continua Pullara – l’immondizia all’ospedale di Agrigento continua ad esistere nell’assoluta indifferenza degli organi preposti, a cominciare dall’assessorato chiamato a vigilare.
Il commissario dell’Ars in commissione Sanità, piuttosto che rispondere con atti e fatti alle criticità sollevate, ha ritenuto invece di dovere parlare di attività al limite dello stalkeraggio, per le quali si è riservato eventualmente di agire legalmente in propria difesa.
L’assessore, dopo un’iniziale difesa, più per preconcetto che a valutazione dei fatti, si è trovato costretto a redire la linea ispettiva e di approfondimento richiesta dalla commissione all’unanimità.
Se denunciare, approfondire, evidenziare e criticare tutto ciò che non va in sanità, in particolar modo nella mia provincia, è considerata un’attività di stalkeraggio – spiega Pullara – mi considero colpevole. Non intendo per nessun motivo girarmi dall’altra parte, come invece fatto dall’organo preposto alla vigilanza.
Chiedo e pretendo, che la scelta dei soggetti a cui affidare rami nevralgici dell’azienda sanitaria, venga svolta nella legittimità, per rendere i soggetti liberi nell’espletamento delle loro funzioni.
Se la sanità ad Agrigento, nel suo complesso, va bene – conclude Pullara – vuol dire che sono io a vivere in un altro mondo e chiedo scusa.
Se invece la situazione è quella percepita dai cittadini, piuttosto che dalla politica per convenienza, allora penso che le cose vadano cambiate in maniera repentina.
I cittadini non sono stupidi – conclude il deputato- e quando saranno chiamati a rinnovare la fiducia o meno, sapranno farlo.
comunicato stampa