E’ stata proprio quest’ultima donna che lo scorso marzo si è presentata presso gli uffici della Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Trapani e ha sporto una formale querela contro ignoti poiché dal 2018 riceveva su Facebook numerosi messaggi da profili cosiddetti fake che la minacciavano di morte e la ingiuriavano con parole offensive. I messaggi riportavano delle pesanti frasi offensive e minacciose (“devi morire”, “morirai di parto”, “ritorna al tuo paese”, “è nato lo sgorbio?”) anche nei confronti del compagno della denunciante e del bambino che insieme avevano avuto. In un messaggio la denunciante riceveva anche la foto di un’ecografia con la scritta “il figlio che ha avuto con un’altra prima di te”.
Le continue offese e minacce, dalla persona che non si firmava, ingeneravano nella donna paura per la propria incolumità e per quella dei suoi familiari, tanto da farle cambiare abitudini di vita.
Ricevuta la denuncia, il personale della Polizia Postale sentiva innanzitutto il compagno della vittima, il quale riferiva che nel 2018 aveva ricevuto una missiva anonima da una asserita ex fidanzata che si diceva dispiaciuta per la fine della loro relazione ed esprimeva i suoi sospetti circa l’autrice di questa missiva, ad una donna con cui aveva avuto una breve relazione, la cui fine non era stata dalla stessa mai accettata poiché, per diversi anni, l’aveva disturbato con messaggi ingiuriosi.
I primi sospetti sull’autore dei ripetuti atti persecutori cadevano dunque su una passata fidanzata dell’uomo, tesi confermata dallo svolgimento delle successive indagini tecniche.
Ed infatti, dall’analisi dei tabulati telematici, acquisiti con Decreto del P.M., si appurava che dietro ai profili fake denominati “occhi blu” e Lady D.” si celava proprio l’ identità della 33enne P.C., ex fidanzata del compagno della denunciante che, dal 2015 – periodo in cui la storia con quest’ultimo era terminata – non essendosi arresa alla fine della relazione, aveva continuato a tormentare l’ex fidanzato e l’attuale compagna, rivolgendo alla stessa minacce e ingiurie, a mezzo facebook.
Lo scorso 15 luglio il personale della Sezione di Polizia Postale di Trapani ha notificato a P.C. l’ Avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis del Pubblico Ministero di Trapani. La donna è stata contestualmente avvertita che nel caso perseverasse in comportamenti dal tenore analogo a quelli denunciati, la Procura potrà anche richiedere al GIP una misura cautelare personale che potrà consistere anche nella custodia cautelare in carcere.
COMUNICATO STAMPA
QUESTURA DI TRAPANI