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San Vito Lo Capo, dal 4 al 6 settembre al via San Vito Urban Art. A San Vito Lo Capo prende avvio SUA- San Vito Urban Art, prima fase del progetto “Urban Art San Vito Lo Capo – Ambiente & Comunità”, l’arte urbana, nella sua declinazione nota come muralismo, come strumento di decoro urbano e di trasformazione di uno spazio pubblico in luogo visivamente dinamico.

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Dal 4 al 6 settembre 8 artisti, di cui alcuni di rilevanza nazionale, Ludovico Costa, Roberto Collodoro – Robico, Emanuele Chinnici – Poki, Giovanni Gandolfi – Dallo Spazio, Arianna Maggio – Ari, Mirko Cavallotto – Loste, Salvatore Ligama –Ligama e Igor Scalisi Palminteri, racconteranno attraverso il proprio stile e la libera espressione le stratificazioni culturali sulle quali si fonda San Vito Lo Capo, luogo di incontro di civiltà e di integrazione multiculturale, ed i relativi valori di accoglienza,  dialogo, ascolto e integrazione.

L’obiettivo del progetto, la cui direzione artistica è dell’architetto Arianna Maggio, è quello di educare la coscienza civica al bello, al rispetto e alla tutela dei luoghi e degli spazi comuni, in cui tutti possono riconoscersi pur provenendo da storie diverse, stabilendo un legame con le radici culturali del luogo mediante un approccio ed uno sguardo contemporaneo.

 

Il progetto “Urban Art San Vito Lo Capo” è articolato in fasi sequenziali. La prima- che si svolgerà dal 4 al 6 settembre- prevede l’intervento su 5 stazioni di sollevamento della rete fognaria ubicate in altrettanti punti del borgo, la realizzazione de “La Porta della Città” ( su una parete del Teatro comunale) ed ancora interventi sull’immobile in uso alla Guardia Costiera e sull’immobile dove è allocato l’ufficio tecnico comunale, che verranno resi più attrattivi dal punto di vista estetico ed artistico.

 

Il valore aggiunto di questa prima fase è rappresentato dall’utilizzo di materiali eco-compatibili, quali la pittura Airlite®, capace di migliorare l’ambiente purificando l’aria. Si tratta di un particolare tipo di pittura che attivata dalla luce, sia naturale che artificiale, è in grado di scomporre agenti inquinanti (come gli ossidi di azoto e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio) in innocue molecole di sale inerte, trasformando così ogni parete in un depuratore d’aria naturale.

 

Nella seconda fase (aprile-maggio 2021), oltre ad interventi di micro-rigenerazione urbana, si prevede di realizzare de “La Porta del Mare”, intervenendo sia lungo la murata della banchina del porto sia in corrispondenza dei blocchi frangiflutto; interventi artistici anche nelle frazioni di Castelluzzo e Macari. Sempre nella seconda fase sono previsti interventi di Land Art nel golfo di Macari.

 

In particolare, la seconda fase sarà integrata dai seguenti interventi di micro rigenerazione:

 

“Urbanismo Tattico”

Si tratta di agire nello spazio pubblico con il coinvolgimento degli alunni della scuola del territorio mediante l’attivazione di laboratori didattici educativi.

 

“Giardino Condiviso”

Uno spazio pubblico con finalità socio-culturali e ambientali. Non solo un posto in cui piantare un orto ma un luogo di incontro e di relazioni, dove attori principali saranno i bambini e gli anziani. Questi ultimi  racconteranno  i loro ricordi e le loro esperienze ai più piccoli.

“Residenza d’Artista Temporanea”

Verrà creata un’installazione artistica con materiale organico naturale e semi durevole quali legno, sabbia, ferro grezzo non verniciato. Il valore aggiunto di questa iniziativa, che prevede sempre il coinvolgimento degli studenti, è l’approccio tattile  che consente ad un pubblico con esigenze specifiche una fruizione autentica dell’opera.

“Green is Gold” a cura di Vera Pravda

Una performance pubblica a cura di Vera Pravda, artista milanese, di riuso e riciclo creativo del materiale recuperato nell’ambiente.

 

Land Art e Golfo di Màcari

L’artista interviene sul paesaggio naturale senza compiere alterazioni permanenti dello stesso utilizzando i materiali naturali come mezzi per realizzare l’opera, integrando l’arte nel territorio.

comunicato stampa

Ninni Cannizzo