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I FUTURISTI SOSTERRANNO L’EX MAGISTRATO ANTONIO INGROIA CANDIDATO SINDACO A CAMPOBELLO DI MAZARA.

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Presentate questa mattina due interrogazioni consiliari dal Consigliere Comunale Pietro Marino (FUTURISTI) puntualizzando ed interrogando il Sindaco su alcuni aspetti sulla gestione integrata dei rifiuti in Città.

“Di certo la questione rifiuti a Mazara del Vallo assume aspetti importantissimi tanto da essere diventato in questi giorni il più discusso fra tutte le problematiche che attanagliano la nostra Città”.

Così commenta il Consigliere Pietro Marino alla presentazione delle interrogazioni “l’eredità lasciata dal Sindaco Cristaldi è di una Città che era pulita. L’inciviltà era controllata e punita severamente. I rifiuti abbandonati si attestavano intono a 2/3 tonnellate al giorno, mentre oggi ci ritroviamo con oltre 100 tonnellate di rifiuti sparsi per il territorio e gli abbandoni si attestano intorno alle 25/30 tonnellate al giorno.

Una ragione deve pur esserci. Di certo questa Amministrazione non ha ereditato il problema rifiuti, ma lo ha creato”. Poi conclude “le interrogazioni riguardano il vaglio rotante mobile e il cippato fresco. Il vaglio rotante mobile sembra sia stato affittato non solo a costo bassissimo, ma chiudendo definitivamente la sua possibile funzione in un più ampio progetto per la separazione in casa del multimateriale che attualmente viene portarlo in impianti di selezione e valorizzazione. In riguardo al cippato fresco vale la pena evidenziare che la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dall’Amministrazione Cristaldi era del 75% escludendo il verde e gli sfalci di potatura provenienti da ville e giardini sia comunali che privati portati al Centro di Cippatura. In altre parole il verde per Cristaldi non era rifiuto mentre pare che questa Amministrazione sta conferendo in impianti di compostaggio il cippato feresco ritenendolo riifuto”.

Di seguito le due interrogazioni:

OGGETTO: Vagliatore mobile.

PREMESSO che l’Amministrazione Cristaldi ha sempre prestato massima attenzione ai problemi ambientali, e prima che venisse affidata da parte dell’UREGA la gara per la Raccolta Differenziata, la Città soffriva le continue chiusure delle discariche siciliane, non imputabili di certo alla politica cittadina, che di fatto hanno impedito ciclicamente la raccolta dei rifiuti a Mazara.

CONSIDERATO che non era possibile prevedere con certezza la conclusione della fase di aggiudicazione, da parte dell’UREGA, della Gara per la Raccolta Differenziata e la conseguente tempistica relativa alla consegna dei servizi da parte del Comune alla ditta aggiudicataria, l’Amministrazione Comunale ha posto in essere diverse azioni con il preciso obiettivo di ridurre drasticamente la quantità di rifiuti da smaltire in discarica e di aumentare le percentuali di Raccolta Differenziata.

ATTESO che nel rifiuto tal-quale (non differenziato) il 25-30% è composto da rifiuto umido e la rimanete parte di tutti gli altri materiali. Pertanto una prima separazione dell’umido dal secco poteva determinare la diminuzione del 25-30% della quantità di rifiuto da conferire in discarica.

CONSIDERATO che in Città i servizi di raccolta erano in larga parte offerti con il sistema di prossimità per mezzo dei cassonetti stradali e che il Testo Unico Ambientale prevede la possibilità di cernire i rifiuti, manualmente ovvero meccanicamente, durante la fase di raccolta e nello stesso luogo di produzione, l’Amministrazione Cristaldi ha studiato e programmato un sistema di vagliatura dei rifiuti nel luogo di produzione e durante la fase di raccolta attraverso l’uso di un vaglio mobile con capacità di lavorazione di circa 80 tonnellate di rifiuti (massima produzione giornaliera dei rifiuti in Mazara del Vallo in agosto) ogni 6 ore.

ATTESO che la consegna del vaglio è comunque avvenuta qualche mese prima dell’avvio completo in tutte le sei zone dei servizi di raccolta differenziata a Mazara del Vallo aggiudicati dall’UREGA.

CONSIDERATO che il vaglio rotante mobile ha potuto essere messo in funzione nel tardo 2018 ed ha vagliato i rifiuti abbandonati in strada che si attestavano sulle 2-3 tonnellate al giorno, mentre oggi si attestano intorno alle 30 tonnellate al giorno, l’Amministrazione Cristaldi aveva cominciato a studiare e programmare un uso diverso del vaglio mobile in modo da renderlo efficiente ed efficace al massimo delle potenzialità, integrandolo nel sistema della Raccolta Differenziata. In altre parole si prevedeva l’utilizzo del vaglio per selezionare il multimateriale in pezzature e poi, attraverso un tappeto di selezione, procedere alla separazione manuale della plastica, della carta e del vetro. Tale selezione avrebbe permesso la riduzione dei costi di selezione del multimateriale e agevolazioni nell’erogazione dei servizi di raccolta.

RILEVATO che il vaglio rotante mobile appartenete al Comune di Mazara del Vallo è stato noleggiato ad una ditta per anni tre e che pertanto questa Amministrazione di fatto non intende valutare ed integrare l’uso del vaglio nella Raccolta Differenziata mazarese.

Tutto ciò premesso

SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE:

1. Se il vaglio rotante mobile è stato noleggiato alla stessa ditta che ha fornito lo stesso strumento al Comune di Mazara del Vallo.

2. Se si tratta della stessa ditta quella che ha prima venduto il vaglio al Comune di Mazara del Vallo, che adesso lo sta utilizzando a nolo dal Comune di Mazara del Vallo, e che gestisce l’impianto di compostaggio sito in Termini Imerese (PA) in cui il Comune di Mazara del Vallo porta parte del proprio umido e sfalci da potatura.

3. Se il costo di nolo del vaglio è uguale, inferiore o superiore alla quota di ammortamento dello stesso e se è rispondente ai prezzi di mercato, che da una apposita indagine si attesta in minimo 4.000,00 euro al mese e che varia in aumento secondo le capacità di lavorazione dello strumento, la sua anzianità per anno di produzione, la sua anzianità per periodi di lavoro, assicurazioni varie, ecc.

4. Se il costo di nolo del vaglio ha contribuito o meno alla riduzione del costo di conferimento dei rifiuti in impianto.

OGGETTO: AREA DI CIPPATURA E UTILIZZO DEL CIPPATO FRESCO

PREMESSO che con deliberazione di Giunta n. 164 del 29/11/2018 l’Amministrazione Cristaldi ha istituito un’area di cippatura di sfalci e potature di verde pubblico e privato in un immobile sequestrato alla mafia e sito in Mazara del vallo nella Via Giardini Fioriti.

ATTESO che con la deliberazione di cui sopra gli sfalci e le potature provenienti dalle ville e giardini comunali e dei privati cittadini, non vengono più considerati rifiuti, ma beni mobili che ridotti volumetricamente mediante cippatura (triturazione) potranno essere utilizzati nelle normali pratiche agricole, zootecniche, silvicultura e produzione di energia da biomasse.

CONSIDERATO che nella stessa deliberazione è stabilito che il cippato fresco, cioè il prodotto derivante dalle opere di triturazione degli sfalci e delle potature, viene ceduto a titolo gratuito a quanti ne fanno richiesta subordinando la consegna alla dichiarazione sotto la propria responsabilità di destinazione del prodotto ricevuto alle normali pratiche agricole, zootecniche, silvicultura fuori dal luogo di produzione ovvero ceduti a terzi a titolo gratuito mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana.

CONSIDERATO che nella stessa deliberazione è stabilito che ogni ingresso di verde e ogni uscita di cippato vanno registrati in appositi modelli/dichiarazioni che gli utenti devono compilare e firmare prima di scaricare il verde e prima di caricare il cippato.

RITENUTO che l’istituzione dell’area di cippatura ha permesso la notevole riduzione degli abbandoni di verde nel territorio cittadino, ma anche di risparmiare notevolmente nei costi di smaltimento dei rifiuti stante che il verde non viene più smaltito in impianti di compostaggio.

VERIFICATO che le percentuali di raccolta differenziata, fin dall’istituzione di tale centro di cippatura, non ha subito incrementi fittizzi del dato stante che si sono, fin da quel momento, interrotti i conferimenti del verde in impianti di compostaggio.

Tutto ciò premesso

SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE:

  1. La quantità di sfalci e potature provenienti dalle ville e giardini comunali e dei privati cittadini portati presso il centro di cippatura dal 01 gennaio 2019 ad oggi;
  2. la quantità di cippato fresco consegnato ai relativi richiedenti;
  3. La quantità di cippato fresco presente nel centro ad oggi;
  4. Se parte del cippato fresco è stato smaltito presso impianti di compostaggio, indicando la relativa quantità il costo di conferimento in impianto e il relativo costo di trasporto.