La riapertura delle imprese edili dopo il loockdown se da un lato ha permesso il riavvio del settore dall’altro ha creato non pochi problemi legati all’organizzazione del cantiere stesso. Per tante aziende si è trattato di un avvio difficile visto che, l’organizzazione del cantiere spesso, non consente di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite dal Governo, a partire per esempio dalla “distanza” tra gli stessi operai sul luogo di lavoro.
Ma questa è solo una delle disposizioni da dover rispettare se non si vuole incorrere in sanzioni e verbali. C’è infatti da rispettare la sanificazione e la pulizia del cantiere e poi ancora l’accesso al cantiere per i fornitori esterni; le precauzioni igienico personali; l’adozione di dispositivi di protezione sanitaria; la gestione degli spazi comuni, come la mensa, gli spogliatoi; l’organizzazione del cantiere (turnazione, rimodulazione dei cronoprogramma delle lavorazioni); la gestione di una persona sintomatica in cantiere; la sorveglianza sanitaria. Insomma una serie di prescrizioni a cui tutti debbono attenersi.
Per venire incontro a tutte queste problematiche, e quindi venire incontro alle imprese già gravati da mille problemi, l’ANCE di Trapani, fa sapere a TUTTE LE IMPRESE ASSOCIATE E TRAMITE LA CETIMA, CASSA EDILE TRAPANESE, A TUTTE LE IMPRESE EDILI ISCRITTE ALLA CASSA EDILE DEL TERRITORIO CHE È OPERATIVO anche a Trapani il Comitato Territoriale per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di Regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri di cui al DPCM 24 aprile 2020 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, condiviso con il Ministero del Lavoro e con le parti sociali dei datori di lavoro e dei lavoratori.
É giusto ricordare che le imprese sono chiamate a costituire un Comitato di cantiere costituito dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali, dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, dal medico competente. Dove questo non potesse concretizzarsi e per i cantieri di minori dimensioni, le imprese possono avvalersi dell’ausilio e della consulenza del Comitato Territoriale inviando una comunicazione all’Epa.T.U. (Ente Paritetico Territoriale Unificato per la Formazione e la Sicurezza) attualmente corrente in via Federico De Roberto, n. 78 -Trapani – indirizzo e-mail info@epatu.it – manifestando tale opzione e dichiarando di volere dare attuazione alle procedure previste dal Protocollo condiviso di regolamentazione.
Per l’applicazione delle Procedure attuative, va sottolineata la validità di quanto predisposto in merito dal CNCPT (Commissione Nazionale dei comitati Paritetici Territoriali per l’edilizia) ed al relativo materiale informativo che troverete sul seguente link:https://www.cncpt.it/procedure-attuative-del-protocollo-condiviso-di- regolamentazione-delle-misure-per-il-contrasto-e-il-contenimento-della-diffusione-del- virus-covid-19-negli-ambienti-di-lavoro-del-settore-edile/
L’ANCE Trapani, attraverso il suo presidente, l’Ing Rosario Ferrara, raccomanda a tutte le imprese a prestare: “la massima attenzione alle prescrizioni anti contagio (distanze minime di sicurezza, d.p.i., sanificazione dei locali); e nelle ipotesi di impossibile o parziale adempimento, è consigliabile la non apertura del cantiere o la sospensione dei lavori per evitare di incorrere NEL RISCHIO DI CONTAGIO E in responsabilità anche di carattere penale”.
comunicato stampa
Laura Spanò