A Mazara del Vallo , quasi oscurata dalla vicina e più nota presenza della chiesa di San Nicolò’ regale e del suo mosaico sottostante, si affaccia sulla piazzetta Ettore Ditta la più discreta chiesa di San Nicolò’ di Bari..
Fu eretta nel 1498 dai Confrati di San Nicolò sulle rovine di una precedente moschea.
La chiesa, esternamente, rivela chiari influssi tardo- barocchi.
La semplice facciata delimitata da alte paraste culmina con un cornicione fortemente aggettante al disopra del quale trova posto il campanile a vela a tre arcate ; il portale architravato a frontone triangolare, sostiene una nicchia con la statua del Santo.
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La copertura è a volta a botte lunettata con soprastante copertura lignea e manto di tegole.
Internamente la chiesa, di gusto neoclassico, è ad un’unica navata con tre altari per lato, piccola cantoria all’ingresso ed abside semicircolare con antistante balaustra marmorea.
Vicino all’altare maggiore è sita la cripta per la sepoltura dei confrati e del clero locale.
Il pavimento è in quadri di marmo bicromo di pregevole fattura..
Al suo interno si conservano ancora oggi opere di grande interesse artistico come la Madonna della Provvidenza del Gagini e la statua del Sacro Cuore di Girolamo Bagnasco.
Peccato che da anni la chiesa sia chiusa ai fedeli, perché San Nicolò’ di Bari conserva ancora il suo fascino discreto e il mistero dei suoi gattini.
Perché, per un misterioso mistero, una gatta ha partorito i suoi gattini giusto fra la volta a botte lunettata e la sovrastante copertura lignea e manto di tegole..
Ma ecco che una generosa vivandiera, assistita dalle vicine suore e dagli scout locali, provvede al loro nutrimento..
Anche se, per un sentiero del tutto ignoto ma evidentemente noto solo ai gatti, un passaggio misterioso deve pur esserci..
comunicato stampa