Il fatto stesso che si diventa RE per familiarità e non per capacità già basta e soverchia per scegliere la meravigliosa Repubblica, certamente con i giusti e valorosi parlamentari, che dobbiamo scegliere dentro l’urna senza venderci l’anima al diavolo per una promessa elettorale, che resterà nel capitolo promesse senza costrutto. La Monarchia oramai è anacronistica. La Monarchia arriva al punto da far diventare un funerale una “carnevalata” o per usare un eufemismo una festa folcloristica in costumi d’epoca, come quelle che fanno per rivivere il Medioevo. Grazie a quanti nella giornata del 2 giugno e la mattina del 3 giugno 1946 votarono il referendum per scegliere fra monarchia o repubblica. I voti validi in favore della soluzione repubblicana furono circa due milioni più di quelli per la monarchia. Ieri sera a La7 alle ore 23 hanno fatto vedere la trasmissione “ Un giorno particolare” sulla Marcia su Roma del Fascismo e la presa del potere di Mussolini, senza alcuna reazione del RE Vittorio Emanuele III. Quella Monarchia doveva dichiarare lo STATO DI ASSEDIO e invece ha consegnato l’Italia a Mussolini, senza alcuna reazione, nominandolo Presidente del Consiglio e facendogli fare il governo che ha voluto con i suoi uomini. Per questa codardia nel referendum del 1946 l’Italia scelse la Repubblica, dopo la Guerra di Liberazione, non guerra civile, essendo stata una guerra per la libertà di tutti, destra, centro e sinistra. Dalla Liberazione arrivò la meravigliosa Costituzione, in parte purtroppo ancora non applicata. In questa guerra partecipò mio Padre Francesco Barraco (dalla prima ora) pluridecorato con Croce di Guerra, Brevetto di Partigiano Combattente, Certificato di Patriota, Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, Certificato di Volontario della Libertà, Diploma di combattente della Guerra di Liberazione 1943-1945, ecc.ecc. Ing.Gaspare Barraco ( cavaliere al merito della Repubblica italiana).Marsala
Nella foto Francesco e Gaspare Barraco