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“100 bambini hanno già perso 44 giorni di scuola”, i dirigenti scolastici smentiscono

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“100 bambini hanno già perso 44 giorni di scuola”. Così, nella giornata di ieri, scrivevano Piero Spina Segretario Cives, Valentina Villabuona Presidente ass. prov. PD, Gaspare Gianformaggio Consigliere comunale Trapani, Francesca Trapani Consigliera comunale Trapani M5S, Giuseppe Lipari Consigliere comunale Trapani Movimento Via, Domenico Ferrante Consigliere comunale Trapani Movimento Via, Claudia La Barbera Consigliera comunale Movimento Via. Ebbene, nulla di più falso. Quello che può essere definito come uno scialbo ed indecoroso tentativo di strumentalizzare politicamente una vicenda già complessa, facendo addirittura leva sui sentimenti e sullo stato d’animo delle famiglie, viene totalmente smentito proprio dai dirigenti scolastici dei vari istituti trapanesi. Incomprensibile, pertanto, il comunicato diffuso dai firmatari di cui sopra, evidentemente male informati o, peggio, intenzionati a diffondere notizie false e pretestuose con scrupoloso tempismo proprio mentre il Comune produce un enorme sforzo per giungere, anche mediante modifica della legge regionale, ad una soluzione il più possibile urgente. I Dirigenti Cottone del “Bassi-Catalano”, Sacco del “G.G. C. Montalto”, Ursino della scuola “Umberto”, Termini della “Nunzio Nasi”, Monticciolo della “Marconi” e Gentile della “G. Montalto”, appositamente contattati dal Sindaco Tranchida, smentiscono categoricamente le parole dei firmatari. “Non possiamo tollerare un così ignobile gioco al ricatto che locali esponenti politici pensano di poter attuare nei miei riguardi – dichiara il Sindaco Tranchida – non comprendendo, evidentemente, che non mi faccio tirare la giacca da nessuno. Stiamo lavorando, entro percorsi di legittimità, evitando prevedibili danni erariali per competenze allo stato non attribuite ai comuni, per giungere ad una soluzione trasparente e definitiva. Trovo davvero vergognoso e criminale che la politica possa giocare con i sentimenti delle persone e, specialmente, di tutte quelle famiglie che in questo momento soffrono per colpe non loro”.