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“Leggo dagli organi di stampa che il comune di Licata, nella persona del sindaco Giuseppe Galanti, ha attivato un conto corrente a supporto dell’emergenza covid 19 attraverso il quale chiedere un contributo ai cittadini tramite bonifico bancario.

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“Leggo dagli organi di stampa che il comune di Licata, nella persona del sindaco Giuseppe Galanti, ha attivato un conto corrente a supporto dell’emergenza covid 19  attraverso il quale chiedere un contributo ai cittadini tramite bonifico bancario.

Tutto ciò è assolutamente deplorevole .”

Commenta il deputato regionale l’On.Carmelo Pullara ,capogruppo popolari e autonomisti all’Ars.

Anziché procedere all’attivazione di un conto corrente per chiedere un contributo ai cittadini-dichiara Pullara-il sindaco Galanti e la sua giunta farebbero bene a ridursi le indennità se non azzerarle per tutto il periodo restante alla fine del proprio mandato, tra l’altro sono soldi che si aggiungono a quanto percepiscono dal proprio lavoro, ovvero attingere dalle casse comunali. Cosa quest’ultima non possibile per la mancata approvazione del bilancio, cosa che chiedo da mesi a Galanti ed alla sua giunta nel silenzio assordante del consiglio comunale a questo punto complice di questo stato di immobilismo assoluto.

Tra l’altro il primo cittadino lasci fare attività encomiabili di questo genere alle  associazioni di volontariato ovvero alla Caritas od altre forme associative similari, il suo compito è quello di assicurare il supporto necessario alle tante famiglie in difficoltà così come alla necessità di mascherine etc… con le casse comunali. La smetta con gli spot, confezionati chissà dove, ed i selfie ed assicuri ciò che deve con il Comune altrimenti prenda atto del fallimento e vada a casa. Per inciso si potrebbe votare in autunno, ma l’attaccamento alla poltrona eviterà certamente da parte di tutti, sindaco-giunta-consiglio, quel sussulto di dignità per amore della città.

Inoltre -continua Pullara- suggerirei ai singoli componenti del consiglio comunale, con in testa il presidente  Giuseppe Russotto ,di rinunciare ad indennità e gettoni di presenza, che si aggiungono anche questi ai propri stipendi (bastono i permessi di cui godono), anche questo fino al termine del mandato, tenuto conto che l’iniziativa di qualche consigliere che dona 1/2 mesi fa venire da ridere perché parrebbe non un gesto nobile ma di elemosina. Solo in questo modo il civico consesso assicurerebbe ai cittadini licatesi un minimo di ristoro rispetto al danno ad oggi cagionato.

Così facendo si eviteranno anche le tante foto di politici che mostrano la loro generosità al pubblico. Personalmente ritengo che ci sono cose che si fanno nel silenzio per rispetto degli altri, di se stessi e di ciò che in quel momento si rappresenta.

Ribadisco ancora una volta-conclude Pullara-e invito il sindaco ad adottare misure di sostegno per le famiglie che versano in grave  situazione economica e che sono state aggravate da questa pandemia e ciò con i fondi comunali come fatto in tantissimi comuni, in aggiunta agli stanziamenti nazionali e regionali per i quali alla politica comunale nessun ringraziamento può andare.

Inoltre ritengo fuori luogo e di cattivo gusto-aggiunge Pullara- che si annunci solo adesso ad aprile 2020 e con tanta enfasi ed entusiasmo l’approvazione da parte del consiglio comunale di due atti propedeutici al bilancio 2019, ripeto 2019!

Questo genere di comunicazioni non fa altro che evidenziare la grande incapacità  che ha quest’amministrazione di gestire la cosa pubblica.

Per fortuna-conclude Pullara-finendo la fase emergenziale e quindi il teatrino messo in atto in questi 40 giorni dall’amministrazione così come gli atteggiamenti di Sindaco e Vice Sindaco, Galanti e Montana (zio e nipote), arriverà il lungo tempo ,che si ricongiungerà con quello passato, delle risposte che si dovranno dare ai cittadini con l’incapacità che purtroppo ormai tutti conosciamo.”

COMUNICATO STAMPA