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Egregi Presidenti,il nostro Paese, dallo scorso mese di febbraio sta vivendo un periodo unico della sua storia.Nessuno di noi avrebbe mai pensato di sospendere alcune diritti fondamentali al fine di tutelare ilprimario diritto alla salute dei cittadini.

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Le Città che ci onoriamo di rappresentare, durante i mesi di lockdown – nonostante traqueste l’Amministrazione di Trapani avesse financo segnalato l’incongruenza di alcune normerispetto alla reale situazione epidemiologica della Sicilia, impugnando il DPCM 26 aprile 2020innanzi al TAR del Lazio – hanno rispettato le misure adottate dal Governo che nel mese di maggiohanno condotto ad una drastica riduzione dei contagi ed alla conseguente lenta ripresa delle attivitàsociali ed economiche, pur sempre in ossequio alle norme sul distanziamento individuale.Purtroppo, il subdolo virus, a partire dal mese di settembre, ha ripreso a circolare, portandola curva del contagio ai livelli allarmanti di questi giorni.Dinnanzi a ciò, non è certamente possibile rimanere inermi e ognuno dovrà fare la propriaparte, onde tutelare la salute dei cittadini ed evitare il tracollo economico, oltre a garantire lastabilità sociale.Nonostante la consapevolezza che l’urgenza e la situazione di gravissima emergenzasanitaria impongono scelte difficili e talvolta impopolari, poiché incidono pesantemente sulla vitareale degli italiani, ci preme rassegnarLe come il DPCM del 24 ottobre 2020, nella pretesauniversalità, contenga misure in materia di apertura dei locali pubblici e di svolgimento di alcuneattività ludiche e sportive che rischiano di compromettere definitivamente la tenuta del sistemaeconomico del mezzogiorno e della comunità che rappresentiamo e che non rispondono in alcunmodo a quelle che sono le reali abitudini del territorio.Chiudere un ristorante o un bar alle ore 18:00 a Milano significa riconoscere loro lapossibilità di lavorare, grazie alle decine di migliaia di lavoratori che si spostano giornalmente,mentre gli stessi orari in Sicilia ed in provincia di Trapani non rappresentano – dal punto di vistaeconomico – la fascia oraria di maggiore afflusso di avventori, essendo – nel nostro territorio – invoga la consumazione pomeridiana e serale (ristoranti, pizzerie etc…). Peraltro, e non a caso,abbiamo assegnato spazi pubblici per ampliare gli spazi di sicurezza e posti a sedere per gli utenti. Questo ovviamente, coinvolge tutto il sistema dell’indotto legato alla ristorazione ed aiservizi connessi.Ma v’è di più.Nel nostro territorio tutte le strutture comprese quelle sportive e le palestre – comeimmaginiamo nel resto del Paese – hanno investito decine di migliaia di euro per l’adeguamentodelle stesse alle misure di prevenzione. Lo stesso dicasi per i teatri ed i cinema. Ad oggi, nonsembra emergere un dato che collega la ripresa dei contagi a tali ultime attività che anzi, rispettandoi protocolli, appaiano certamente più sicuri di altri che non subiranno restrizioni.A fronte di ciò, nel chiederLe di modificare il provvedimento adottato, tutelando le attivitàche hanno fatto cospicui investimenti per salvaguardare la salute pubblica, precisiamo che –laddove ciò non avvenisse – sarà necessario modulare un immediato sistema di aiuti che non

conceda indistinte sovvenzioni a pioggia, ma che si basi sulle reali esigenze territoriali, tenendo indebita considerazione quanto sopra accennato, in merito ai costumi e agli usi delle Regioni del Sud,che altrimenti – nonostante i fondi che chiediamo vengano tempestivamente erogati a ristoro –saranno costretti a cessare l’attività, provocando un depauperamento del tessuto produttivo delterritorio, con gravissime ricadute sulla stabilità sociale ed economica del Mezzogiorno e dellaSicilia. Rammentiamo che l’articolo 3 della Costituzione, nel sancire il principio di uguaglianzasostanziale, impone di adottare in casi uguali il medesimo trattamento ed in casi diversi soluzioniadatte a fattispecie diverse. Sulla scorta di questo principio costituzionale invitiamo, al pari il Presidente della RegioneSiciliana- così come dallo stesso preannunziato- ad adottare ogni iniziativa e provvedimento utili atutelare e salvaguardare i diritti dei Siciliani e a scongiurare la definitiva chiusura delle attivitàeconomiche ovvero il pericolo che le stesse cadano in mano alla criminalità organizzata. Lì 27/10/2020F.to Giacomo Tranchida – Sindaco di TRAPANI, F.to Roberto Maiorana – Sindaco di BUSETO PALIZZOLOF.to Antonino Accardo – Sindaco di CALATAFIMI SEGESTA F.to Nicolò Rizzo – Sindaco di CASTELLAMMARE DEL GOLFOF.to Salvatore Sutera – Sindaco di GIBELLINAF.to Massimo Vincenzo Grillo – Sindaco di MARSALA F.to Giuseppe Scarcella – Sindaco di PACECO F.to Nicolò Catania – Sindaco di PARTANNAF.to Vincenzo Drago – Sindaco di SALAPARUTAF.to Giuseppe Peraino – Sindaco di SAN VITO LO CAPOF.to Francesco Stabile – Sindaco di VALDERICE

comunicato stampa